Perché lo facciamo?

Quante volte, tornando a casa la sera tardi  a fine allenamento o dopo una partita, magari anche dopo aver preso una bella batosta (sempre sportiva ovviamente), buttando la borsa dietro la porta e lasciandosi cadere sul divano, ci siamo chiesti: “Perché? Perché amiamo così tanto questo sport a tal punto da sacrificare tutto il tempo libero, anche a trascurare chi ci sta vicino, a rinunciare a fine settimana interi, alle vacanze, alle cene con gli amici? Perché?”

Ognuno di noi ha le sue risposte, vere o di circostanza che siano. Risposte che, quando non ci soddisfano, ci fanno anche pensare “Basta! È l’ultima stagione questa!” 

Per poi ritrovarci a ferragosto a fissare il calendario in attesa che arrivi il primo lunedì di settembre per tornare in palestra come ogni stagione, come se niente fosse, come se a pensare certe cose a maggio, fosse stato qualcun altro.

Ecco, noi siamo così! Mettetevi il cuore in pace voi che ci volete bene, perché tanto non cambieremo mai. Sì, magari potremmo anche darvi questa fugace illusione ogni tanto ma poi, ci vedrete uscire sempre di corsa da casa, con la borsa a tracolla, per andare dove sapete.

Rassegnatevi! Non lo facciamo perché vogliamo evadere o scappare dalle nostre responsabilità di tutti i giorni. Non lo facciamo perché non vi vogliamo bene. A noi tutto questo serve. A noi tutto questo fa bene, ci fa rimanere bambini.

Noi siamo (come ci chiamate?) dei Peter Pan, quelli che non vogliono crescere.

E sia! Ci piace essere dei Peter Pan, perché ci piace volare, ci piace giocare, ci piace guardare quella palla che vola e credere in un mondo migliore e se, quella benedetta palla, ci aiuta a sognare di volare in alto più della polvere di stelle di Campanellino, lasciatecelo fare. Tanto dura un attimo e poi tornerà a terra e noi con lei.  Lo faremo però col cuore più leggero e  sapremo amarmi tutti come meritate.

Lasciateci sognare, che male fa? Come fanno i bambini, con i loro sorrisi, i loro schiamazzi, la loro voglia di giocare e di vivere. Come fanno tutti i nostri bambini.

E a tutti i bimbi che giocano allegri, una preghiera: bimbi, non crescete per favore, continuiamo a giocare insieme.

 

Dedicato ai troppi bimbi, in troppe parti del mondo che stanno soffrendo per la scelleratezza di noi grandi.