Sitting volley: il bilancio della prima stagione

Si è chiusa la prima, storica stagione della Fenice Roma Pallavolo nel campionato nazionale di Serie A2 di Sitting Volley. Un’avventura intensa, segnata da ostacoli e sfide, ma soprattutto da un costante cammino di crescita sportiva e umana.

I risultati

Sul piano dei risultati, il bilancio non può dirsi esaltante, ma era un aspetto messo in preventivo fin dall’inizio: affrontare per la prima volta una disciplina nuova come il sitting volley, con una squadra esordiente, significava soprattutto gettare le basi per il futuro. E in questo senso l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.

Durante la stagione si sono visti miglioramenti tecnici evidenti, uniti a uno spirito di squadra encomiabile, alimentato da impegno, entusiasmo e grinta. A fare la differenza, come spesso accade nello sport, è stata soprattutto la componente umana: quella che ha permesso a un gruppo neonato di diventare una vera squadra, capace di affrontare trasferte impegnative e di competere a testa alta in un campionato nazionale.

Un altro elemento molto positivo è stato il crescente coinvolgimento degli atleti normodotati del settore giovanile della Fenice, che si sono avvicinati con curiosità e passione al sitting volley, contribuendo a creare uno spazio realmente inclusivo, dove lo sport è prima di tutto condivisione, rispetto e voglia di mettersi in gioco.

Di seguito, il bilancio tracciato dal coach Alessio Dragone, protagonista insieme ai suoi ragazzi di questa bella avventura.


Intervista al Coach Alessio Dragone

1. Coach Dragone, la Fenice ha appena concluso la sua prima stagione nella Serie A2 di Sitting Volley: che bilancio possiamo tracciare di questa avventura?

Sicuramente il bilancio finale è positivo. L’obiettivo che ci eravamo posti all’inizio dell’anno era la costruzione di basi solide per gli anni avvenire ed è sicuramente stato raggiunto. Sul piano sportivo potevamo toglierci qualche soddisfazione in più, ma la sfortuna e un po’ di inesperienza si sono fatte sentire.

2. Quali sono stati, secondo lei, i momenti più significativi di questa stagione e cosa l’ha colpita di più del gruppo che ha allenato?

Un momento specifico non saprei dartelo, ma la cosa che mi ha colpito di più è la passione dei ragazzi. È stata travolgente. Mi hanno fatto ricordare la vera essenza dello sport: il risultato conta, ma fino a un certo punto. Ci sono valori come inclusività e divertimento che sono ancora più importanti.

3. Affrontare per la prima volta un campionato nazionale comporta sempre grandi sfide: quali difficoltà avete incontrato e come siete riusciti a superarle?

Confrontarsi con ambienti più abituati a questi contesti è stato complicato. Anche affrontare lunghe trasferte, con sveglie all’alba, non è stato facile. Ma proprio queste difficoltà ci hanno uniti e ci hanno permesso di diventare un gruppo compatto e affiatato.

4. Si è parlato spesso del grande entusiasmo e dell’energia che la squadra ha messo in campo, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Quanto è stato importante l’aspetto umano in questa esperienza?

Fondamentale. È stata la nostra benzina fin dal primo allenamento. La cosa che mi fa più piacere è che riuscivamo a trasmetterla anche all’esterno, tanto che spesso a fine partita ricevevamo complimenti per la grinta e l’energia con cui affrontavamo ogni scambio.

5. Guardando avanti: quali sono i progetti e gli obiettivi per la prossima stagione?

Le basi ci sono e ora tocca a noi costruire qualcosa di bello che duri nel tempo. Il lavoro futuro sarà tecnico, certo, ma anche rivolto a coinvolgere sempre più persone in questa disciplina. Sono sicuro che la società continuerà a sostenerci. Ringrazio la Fenice per esserci sempre stata vicina. Personalmente porterò con me l’emozione di questa esperienza e un pezzo di cuore dedicato a questi ragazzi che mettono sempre anima e sorriso su ogni palla.


Sguardo al futuro: si continua!

La stagione ufficiale si è conclusa, ma il viaggio del Sitting Volley Fenice è solo all’inizio. Gli allenamenti proseguono e il gruppo è più motivato che mai. La squadra è aperta a nuovi ingressi, sia per atleti con disabilità che per normodotati desiderosi di mettersi in gioco in un contesto sportivo unico, dove integrazione, divertimento e spirito di squadra sono le parole d’ordine.

L’appuntamento è per la prossima stagione, con l’obiettivo di crescere ancora e continuare a scrivere questa bella storia fatta di passione, sacrificio e inclusione.

Chiunque voglia avvicinarsi al sitting volley troverà in Fenice una casa accogliente e un gruppo straordinario, pronto ad accogliere chiunque voglia vivere lo sport nella sua forma più autentica.