Un caffè con… Giorgio Sardella

Questa settimana il caffè ce lo prendiamo con chi, da neo papà, tra pannolini, biberon e scaldalatte, sicuramente non rifiuta l’offerta.

Siamo con Giorgio Sardella, insegnate, allenatore, docente federale ma, quello che più conta per i colori nero arancio, Responsabile del Settore Giovanile Maschile.

Incastrarlo alla macchinetta del caffè, anche con lui, è stata un’impresa ardua, ma ci siamo riusciti e, mentre recuperiamo il primo bicchiere dalla macchinetta, partiamo a bruciapelo con la prima domanda.


D: Giorgio, siamo ad un punto della stagione in cui le sessioni regolari dei vari campionati volgono al termine e entriamo di prepotenza in quella fase finale in cui ci si gioca il lavoro di una, o addirittura due o tre stagioni. Te la sentiresti di fare un primo bilancio?

R: Difficile ma ci proviamo. Parliamo ovviamente di settore maschile, Eccellenza e non. Questo perché il percorso dei ragazzi della Fenice si snoda in vari ambienti (Eccellenza Regionale e Promozionale Provinciale – NDR) e noi cerchiamo di dare il giusto valore a tutti quanti. Partiamo dal più recente in ordine di tempo: il terzo posto alle finali provinciali Under 19 della nostra Under 19 promozionale.

Grande risultato frutto del lavoro di anni: questo è un gruppo su cui lavoravamo da varie stagioni che solamente per un soffio, perdendo per differenza di set non è riuscito ad andare alla finale per il primo e secondo posto. Con grande rammarico perché poi abbiamo visto come è andata la finale per il terzo posto, dove abbiamo dominato fin dall’inizio. Comunque un bronzo che ci fa molto piacere, che ci ha dato una grande soddisfazione e che valorizza tutto il il nostro movimento.

D: Giorgio, ovviamente complimenti ai ragazzi del gruppo promozionale. Per quanto riguarda il gruppi di eccellenza, come stanno andando?

R: Bene: sia la Under 19 sia la Under 17 sono ancora in corsa per il titolo. Stiamo lottando nel tabellone vincenti e per ora il percorso sta procedendo bene: a gonfie vele e di questo questo siamo contenti.

Sono ragazzi impegnati in un doppio campionato, sia di categoria ma anche nei campionati open regionale o nazionale, addirittura. L’impegno è importante, il percorso difficile ma la crescita si vede. I ragazzi stanno crescendo bene e stiamo in lotta su tutti i fronti.

Siamo alla vigilia di un importante appuntamento per un campionato, quello della Under15 nel quale, lasciamelo dire, la Fenice è stata l’unica a qualificare due squadre ai quarti di finale.

Infatti, merito del lavoro di tutti. Per quanto riguarda l’Under 15, abbiamo vinto la semifinale e questa domenica ci aspetta la finale per il primo e secondo posto con l’accesso alla fase regionale con un entusiasmo alle stelle. Tanta positività nei confronti di questo gruppo che sta crescendo veramente tanto sia a livello di squadra sia a livello di singoli. Due ragazzi convocati e titolari alla Coppa Italia dei Territori dove, con la squadra di Roma hanno conquistato il titolo contro Milano. Insomma, grande risultato con due nostri ragazzi protagonisti.

Oltre loro, tanti altri ragazzi presenti stabilmente nelle selezioni provinciali: segno che non solo il risultato ma il lavoro tecnico e la prestazione, sui quali stiamo concentrando il nostro focus, stanno dando i risultati ipotizzati. Merito ovviamente del lavoro quotidiano tra preparazione fisica, preparazione tecnica, tattica.

D: E i gruppi dei più piccoli, come si stanno comportando?

R: Stiamo andando bene anche con l’under 13 e l’under 14. Percorso netto fino a qui:  tutte tutte vittorie in tutti e due i campionati e, per ora, siamo anche con loro in lotta.

Con la Under 14 siamo primi nel girone avendo vinto tutte le partite pre tre a zero.

Nell’ Under 13, anche qui, abbiamo addirittura due squadre qualificate ai concentramenti di semifinale per l’accesso alla Final six del 17 Marzo e, una delle due, si presenta come testa di serie numero uno. L’altra, per rendere il giusto merito, è di ragazzi sotto età che stanno facendo un gran bel percorso.

Nel sei contro sei siamo alle semifinali provinciali. Anche lì, per ora percorso netto, senza aver mai perso un set. Infine, nell’ Under 12 stiamo facendo bei progressi, un bel lavoro che si sta traducendo in buone prestazioni in tutti i campionati, dove i ragazzi stanno si stanno ben difendendo.

D: Giorgio, domanda secca: quali sono gli obiettivi per il futuro prossimo?

R: La domanda è secca ma la risposta non lo è. Come ogni Società giovane che punta a crescere, come è la Fenice per quanto riguarda il settore maschile, l’obiettivo è alzare sempre l’asticella.

Stiamo lavorando tantissimo sul reclutamento. Stiamo cercando nuovi atleti, nuovi ragazzi che abbiano l’ambizione di raggiungere i massimi livelli in ambito territoriale ma, soprattutto, di intraprendere un percorso di crescita a trecentosessanta gradi. Questa è il nostro obiettivo sul quali siamo concentrati e sul quale stiamo lavorando: proporre percorsi sempre più qualificanti a ragazzi motivati per alzare di volta in volta l’asticella.

È un sistema già già rodato, nel senso che sono anni che stiamo sulla cresta dell’onda, però l’obiettivo è continuare ad alzare l’asticella per far crescere i ragazzi il più possibile.

Ripetere i risultati? Sì, certo, questi ci fanno piacere, ci danno forza, ma l’obiettivo è portare appunto i ragazzi al massimo delle loro possibilità e spingerli ad andare ancora oltre ripartendo ogni volta.

D: Lo possiamo quindi chiamare “Metodo Fenice”?

R: Chiamiamolo come vogliamo, quello che conta è che in questi anni ha dato tantissimi risultati.

Un esempio è la nostra serie B che è colma di ragazzi che hanno fatto il nostro percorso dall’ Under 14.

Fuori dalla Fenice, abbiamo anche ragazzi che giocano in Super Lega di Serie A e in Serie A2, facendo grandissime prestazioni.

Parlo di Morazzini e Loreti su tutti: Morazzini, ha fatto i mondiali da libero titolare e ha partecipato anche alla finale di Coppa Europea e Loreti si è dimostrato tra i migliori liberi della categoria vincendo anche un premio con la Nazionale in una recente competizione internazionale.  

Insomma sono due ragazzi che stanno facendo un percorso bellissimo e  che sono riusciti a vivere in pieno il il loro sogno, grazie anche al lavoro che hanno fatto con noi.

Ma abbiamo tanti altri ragazzi che giocano stabilmente i serie A3 e in serie B. Veramente tanti ragazzi in giro per il Lazio per la loro crescita.

Il nostro metodo si basa, come dicevo prima, sul centrarsi, sul far crescere i ragazzi al massimo delle loro possibilità sia dal punto di vista mentale (aspetto che curiamo tantissimo) sia dal punto di vista fisico.

Stiamo lavorando sempre più sull’aspetto tecnico-tattico nel quale, anche grazie a contenuti video e di supporti di vario genere, ci stiamo specializzando con un approccio innovativo per far sì che i ragazzi, appunto, possano crescere.

D: Hai accennato a nuovi approcci metodologici. Un lavoro indubbiamente duro che richiede una preparazione costante e un aggiornamento continuo, giusto?

R: Sì, giusto e lo stiamo facendo insieme a Massimiliano Castelletti, un’altro responsabile del nostro settore.

Stiamo studiando tantissimo le nuove metodologie di allenamento, cercando di di capire qual è l’evoluzione della scienza e dove ci si pone per cercare di proporre, appunto, un percorso che non sia basato solo sull’empirismo, che sicuramente è importante, ma che abbia solide basi scientifiche che ci permetta di far sì che i ragazzi ottengano il massimo dalle loro loro prestazioni. Il tutto con l’intento, chiaramente, di portarne il maggior numero possibile in serie A.


Il caffè che ci siamo presi con Giorgio Sardella, nostro ospite (suo malgrado) non è stato corto neanche un pò. Come un buon caffè lungo ce lo siamo sorseggiato con calma assaporandolo sorso dopo sorso.

E come, tutti i buoni caffè che si rispettino, ti lascia un buon aroma persistente.  Ti tiene sveglio e ti concede il tempo per ripensare a quanto ascoltato e per capire perché, dopo tanti anni, si continui ad amare questo sport.

Grazie a persone preparate e mosse da una passione contagiosa come il NOSTRO Giorgio Sardella.

Grazie Giorgio.